Olio EVO - Storia Millenaria e Origini nell'Area del Mediterraneo
La ricerca delle origini della coltivazione dell'ulivo nell'area del Mediterraneo ci porta indietro di 6.000 anni.Il riferimento alla pianta di ulivo ricorre frequentemente nei testi religiosi, nei racconti tradizionali e nelle leggende mitologiche secondo le quali l'
olivo fu piantato per la prima volta in Attica, da Atena, sull'Acropoli di Atene.
Nella cultura ellenica gli ulivi erano considerati sacri ed era proibito bruciarne il legno, mentre venivano comminate pene severe a chi li danneggiava. Secondo la Bibbia, una colomba annunciò a Noè la fine del diluvio universale mediante un ramoscello d'olivo.
Nell'VIII secolo A.C. i greci introdussero in Sicilia la coltivazione di questo meraviglioso albero dai “preziosi frutti” dai quali per millenni è stato estratto l'unico ed indiscusso olio di origine vegetale usato nella dieta mediterranea, tanto indispensabile al punto da rendere la pianta d'ulivo il simbolo di tale area.
Esso ha trovato nell'Isola il clima ideale per la crescita sana e rigogliosa; l'estrema eterogeneità dei terreni presenti in questa “Terra antica” (collinari, sabbiosi, lavici, sedimentari, argillosi, calcarei, etc.) ed i differenti microclimi che la pervadono, hanno consentito in Sicilia una selezione naturale millenaria che ci consente di individuare oggi almeno sedici differenti cultivar autoctone di ulivi.
In Sicilia Esistono 16 Cultivar
Le uniche avversità naturali non tollerate dalla pianta di ulivo sono i ristagni idrici e le gelate; per il resto riesce ad adattarsi perfettamente anche alle condizioni più critiche. Grazie all'estrema eterogeneità climatica ed alle innumerevoli mescole che compongono le superfici coltivate, l'Italia risulta la nazione con il patrimonio olivicolo più variegato al mondo, riuscendo a comprendere oltre 500 varietà che nel tempo di sono sviluppate in areali ben definiti.
Dalla combinazione delle varie cultivar ed i microclimi geografici, si ottengono caratteristiche che
contraddistinguono nettamente alcuni oli e ne denotano specifiche peculiarità.
Le più diffuse varietà in Sicilia sono sicuramente le cultivar
Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea, Oglialora Messinese, Santagatese, Tonda Iblea che, assieme, costituiscono l'80% di tutti gli ulivi coltivati in Sicilia. In particolare, nei territori ricompresi nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, dove viene coltivata, nella quasi totalità, la varietà
Nocellara del Belice che vanta da molti anni la Denominazione di Origine Protetta e che si presta alla duplice attitudine di oliva da mensa e oliva da olio.
Proprietà sulla Salute dell'Olio EVO
L'olio d'oliva è un alimento prezioso nella cosiddetta “dieta mediterranea”, sia per le sue innumerevoli azioni benefiche sul nostro organismo, che per le sue qualità organolettiche. Dalla
Nocellara del Belice viene estratto un olio dalla storia millenaria, con un alto contenuto di acido oleico, un acido monoinsaturo che appartiene alla famiglia degli acidi grassi omega-9 molto importanti per la salute dell'uomo in quanto stimolano la creazione degli ormoni, producono energia e costituiscono le membrane cellulari.
Il consumo regolare di olio di Nocellara assicura un equilibrato apporto di omega-9 che contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, aumentano le nostre energie, aiutano a migliorare l'umore (e quindi fanno bene al cuore e al cervello) e generano benessere generale nell'organismo.
Castelvetrano: Area di Eccellenza Vocata alla Produzione di Olio EVO e di Olive da Mensa
Il comune di
Castelvetrano, in provincia di Trapani, si sviluppa nell'area delimitata dai fiumi Delia e Belice. Proprio quest'ultimo fiume, che sfocia a qualche chilometro dalla millenaria città di Selinunte, dà origine ad una estesa vallata dotata di condizioni pedoclimatiche uniche al mondo che conferiscono all'olio prodotto dalla
Nocellara del Belice peculiarità assolute non presenti in altre varietà. Tali caratteristiche delineano un olio di qualità superiore specie se viene adottato un sistema certificato di spremitura a freddo, cioè quando durante tutto il processo di estrazione non viene mai superata la temperatura di 27° C. Nella produzione di olio extravergine di oliva possono essere utilizzati solo processi meccanici di estrazione a freddo, in quanto l'utilizzo di qualsiasi altro metodo determinerebbe inevitabilmente la decadenza della denominazione di olio EVO.
Cultivar Nocellara del Belice
La Nocellara del Belice è una cultivar di olivo che si produce in Sicilia occidentale, in particolare nel territorio della Valle del Belice. La pianta della cultivar Nocellara del Belice è mediamente vigorosa con una chioma abbastanza grande. Dalla cultivar Nocellara del Belìce, estraiamo a freddo il nostro olio extra vergine. Uno dei suoi grandi pregi è quello di essere un'oliva a duplice attitudine: si può spremere e trasformare nello squisito olio extravergine d'oliva oppure può essere gustato a tavola in tanti modi e occasioni. Quando avviene la raccolta nel mese di ottobre ha un bel colore verde e la polpa croccante e che sia prodotto dalla frangitura di olive sane, cioè raccolte dall'albero, correttamente ammassate, molite entro le 18 ore dalla raccolta in cassette. Le sue caratteristiche organolettiche lo rendono a giudizio degli esperti una tra le più pregiate olive da tavola del mondo. Può presentarsi in diverse dimensioni e di un bel colore verde intenso, che a maturità diventa rosso vinoso. La polpa è croccante e si distacca facilmente dal nocciolo. Il sapore è piacevolmente agrodolce, sapido con una sottile nota di amaro, che varia secondo il tipo di lavorazione.
Data:06-11-2023
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